XXVI Domenica T.O. (A)
(Ez 18,25-28 Sal 24 Fil 2,1-11 Mt 21,28-32)
Commento di Simona Segoloni Ruta – Teologa
Quando Dio guarda i suoi figli e le sue figlie, quando guarda ciascuno di noi, non emette mai un giudizio, né ci dà un’etichetta che ci classifichi. Quando Dio ci guarda vede il nostro cammino, vede i nostri slanci, le nostre cadute, il bene che abbiamo saputo fare, i tradimenti. Quando ci guarda Dio vede la trama della nostra storia e non dà per scontato il finale, anche quando noi non siamo nemmeno capaci di pensare che possiamo cambiare o aprici al nuovo. Così (rileggendo la prima lettura del profeta Ezechiele) Dio spera che il malvagio si converta trovando la via che lo fa vivere e quando vede che il giusto invece se ne allontana, comincia a sperare che si ravveda, indicandogli (come canta il salmo) la via giusta: continuamente, insistentemente, senza stancarsi.