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20 - Giu - 2019

dalla mente al cuore, dall’orecchio alle mani …- Corpus Domini

Spirito Santo M.I.Rupnik

Spirito Santo M.I.Rupnik

…Lo Spirito Santo porta l’esperienza delle fede dalla mente al cuoredall’orecchio alle mani

Domenica del Corpus Domini

Commento della nostra parrocchiana Simona Segoloni Ruta – Teologa

Nella festa del Corpus Domini siamo abituati a concentrarci sul pane eucaristico, quasi come fosse un oggetto in cui Dio entra facendolo diventare speciale (con una idea che non è troppo lontana da quella del talismano)…una specie di porta aperta sul sacro che ci permetta di toccare Dio perché ci faccia del bene.
Le letture che proclamiamo in questa domenica ci chiedono un altro sguardo. La prima lettura ci parla di pane e vino offerti da Abramo ad un misterioso sacerdote, Melchisedek; la seconda lettura ci spiega che il gesto eucaristico che facciamo ad ogni messa è una memoria di quello fatto dal Signore, cioè della sua morte per noi. Per spiegare il significato della propria morte Gesù stesso nella sua ultima cena aveva scelto il gesto dello spezzare il pane e di condividere il vino, un gesto che poi i discepoli avrebbero dovuto ripetere per fare memoria di lui, ma il spezzare il pane e bere il vino sono solo l’inizio e il riposo a cui tornare, perché poi è nel dare se stessi ogni giorno che si fa memoria della morte del Signore. Il Vangelo, infine, ci ricorda uno dei racconti della moltiplicazione dei pani.
Come stanno insieme queste letture? Come ci aiutano a comprendere questa festa? Ci ricordano anzitutto che il Corpo di Cristo non sta in un una cosa, cioè nel pane, come fosse un oggetto a sé, ma il Corpo di Cristo si può vedere e toccare in un gesto che la chiesa fa quando si raduna per condividere il pane facendo memoria di Gesù, cioè facendo quello che ha fatto lui: offrire se stessi (un gesto sacerdotale che richiama la prima lettura sul misterioso Melchisedek) perché tutti possano avere la vita, perché ciascuno cioè, mettendo tutti insieme quel che abbiamo, possa essere sfamato.
Non festeggiamo un rito sacro che ci garantisce un po’ di aiuto divino legato ad un pezzo di pane, ma un memoriale, capace di rendere presente il Risorto perché lo Spirito (che invochiamo solennemente non solo sul pane ma anche sul popolo radunato) ci fa ripetere i gesti di lui: radunarsi, benedire Dio, condividere il pane e il vino (cioè tutto), offrire se stessi fino alla morte perché altri vivano. Da qui una vita abbondante, per noi e per tutti: avanzarono infatti ben 12 ceste dopo che tutti erano già sazi.
09 - Giu - 2019

Simona Segoloni Ruta – Teologa

SEGOLONI-RUTA-SIMONA

Simona Segoloni Ruta, laica della diocesi di Perugia-Città della Pieve è sposata e ha quattro figli.

Docente stabile di teologia sistematica all’Istituto teologico di Assisi, insegna Ecclesiologia, mariologia e trinitaria. Ha conseguito il dottorato presso la facoltà teologica dell’Italia centrale con uno studio sulla recezione del concilio nella teologia italiana.

Sostiene una intensa attività di conferenze e di formazione ecclesiale a tutti i livelli.

Fa parte del Coordinamento delle teologhe italiane e dell’Associazione teologica italiana, nella quale è membro del consiglio direttivo.

Oltre a studi su riviste scientifiche e contributi in opere collectanee, dedicati in particolare a temi

L'amore viscerale

Maria di Nazareth e il grembo di Dio

ecclesiologici e al metodo della ricerca teologica, ha pubblicato nel 2017 per le Edizioni Dehoniane L’amore viscerale.

Maria nel grembo di Dio, per Cittadella editrice nel 2015 Tutta colpa del Vangelo. Se i cristiani si scoprono femministi e per le Edizioni Glossa nel 2013 Tradurre il concilio in italiano sulla recezione del Concilio Vaticano II nella teologia italiana. Per le edizioni Porziuncola: Per forza o per amore? Perché e come andare a scuola. Ultimo arrivato per le edizioni Dehoniane: Gesù Maschile Singolare.

Tutta Colpa del Vangelo

Se i cristiani si scoprono femministi

Gesù Maschile Singolare
Simona Segoloni Ruta

Per forza o per amore

Riscoprire come e perchè andare a scuola