dalla mente al cuore, dall’orecchio alle mani …- Pentecoste
…Lo Spirito Santo porta l’esperienza delle fede dalla mente al cuore, dall’orecchio alle mani…
Domenica di Pentecoste
Commento della nostra parrocchiana Simona Segoloni Ruta – Teologa
Gesù se ne è andato. Non è più possibile andare dove lui si trova, ascoltarlo e toccarlo: è l’assente. La resurrezione lo riconsegna alla vita ma lo strappa ai suoi e a noi: siamo rimasti con gli occhi alzati a vederlo andare in cielo e non abbiamo il coraggio di riabbassarli, perché la terra sembra vuota. Chi insegnerà? Chi guarirà? Chi ci restituirà coloro che perdiamo? Chi perdonerà?
In questa sconcertata solitudine, irrompe lo Spirito. Questo è lo Spirito che abita le profondità del Padre, il suo stesso Amore, ciò che lo muove a fare tutto e ad essere sempre teso verso i suoi che ama. Questo suo Amore è lo stesso che ha spinto il Figlio. Questi infatti ha amato come il Padre, ha detto le parole del Padre, ha fatto le opere del Padre, proprio perché invaso dallo Spirito di lui. Ora questo Spirito del Padre e del Figlio (perché il Figlio lo ha fatto suo lasciandolo operare in ogni suo giorno) è riversato in noi. Egli ci muove ad amare come Gesù e quindi come il Padre e in questo modo ci permette di sentirlo e di renderlo presente: così nella nostra storia, nella nostra concreta vita, spinta dall’Amore del Padre, Gesù si fa presente. Di nuovo insegna, cura, perdona, fa vivere, per la potenza del suo Spirito che abita in noi e ci fa, come lui, veri figli del Padre, immagine del suo volto amante per coloro che incontriamo.
La prima opera della potenza amante dello Spirito è la chiesa nascente: le discepole e i discepoli non si nascondono più, escono e annunciano l’Amore del Padre manifestatosi in Gesù. Altri credono e si uniscono a loro formando la famiglia dei figli e delle figlie di Dio. Questa famiglia attraversa la storia come un pegno di speranza: nessuna divisione e nessuna distanza può impedirci di essere fratelli e sorelle, perché tutti siamo gli amati del Padre e il suo Spirito, il suo stesso Amore, ci muove gli uni verso gli altri perché tutti i figli di Dio vivano come fratelli.
L’Assente è reso presente dall’Amore che lo ha abitato per tutta la sua vita e ora dimora in noi, che non viviamo più secondo la nostra logica, secondo il “nostro spirito”, ma secondo lo Spirito di Gesù che è l’Amore del Padre cui lui si è consegnato perché tutti avessero la vita e l’avessero in abbondanza.