…Lo Spirito Santo porta l’esperienza delle fede dalla mente al cuore, dall’orecchio alle mani…
XXVI Domenica del Tempo Ordinario
Commento della nostra parrocchiana Simona Segoloni Ruta – Teologa
Anche il Vangelo di questa domenica torna sul tema del corretto rapporto con la ricchezza e anche questa volta abbiamo una parabola, che ha come scopo di aiutare a riflettere su che cosa convenga davvero. Il ricco della parabola infatti prospera in un lusso descritto con dovizia di particolari ed è talmente immerso nel suo mondo da non accorgersi nemmeno delle sofferenze disumane di chi gli sta davanti alla porta e che quindi vede ogni volta che esce ed entra in casa. Questo personaggio si accosta a quelli che il profeta Amos chiama “gli spensierati di Sion” che banchettano, bevono, si ricoprono di unguento e improvvisano sulla cetra come fossero Davide (sembra di cogliere una sfumatura ironica che rimarchi come questi si pensino ben più di quello che sono, perché la ricchezza spesso fa sovrastimare chi la possiede). La colpa di questi, come del ricco della parabola, non sembra essere la ricchezza in sé ma il fatto che non si preoccupano gli uni della rovina di Giuseppe (cioè del popolo) e l’altro del povero che ha davanti casa.